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L’Autodromo di Pergusa e l’alibi della Soprintendenza
Pubblicato il Agosto 8th, 2007 16 commentidi Massimo Greco
C’è voluta una specifica riunione indetta dal Governatore Cuffaro per mettere attorno ad un tavolo tutti gli Enti a vario titolo coinvolti dal problema Autodromo-Riserva.Il risultato, almeno sul piano del comportamento istituzionale, sembra essere stato raggiunto e, del resto, non poteva non essere così se è vero che nel nostro ordinamento esiste il principio costituzionale della leale collaborazione fra Istituzioni. A settembre l’Assessorato Reg.le al Territorio e l’Ambiente, al quale è stata affidata la regia del tavolo tecnico, dovrà riconvocare gli attori istituzionali per cominciare ad entrare nel merito dei problemi. Ed è qui che, a parere di chi scrive, i nodi ritorneranno al pettine, non fosse altro per il tempo che Comune di Enna e Provincia Regionale hanno volutamente perso. Si sta cercando, infatti, di aggirare il problema attraverso discutibili forme d’intesa per arrivare poi all’elaborazione, a cura del Comune, del piano di utilizzazione della pre-riserva, la cui approvazione risulta in ritardo di 12 anni. –
Attraverso detta strumentazione si cercherà di rendere compatibili gli interventi da fare sulla pista con il regime vincolistico che grava sulla conca pergusina. Lo scopo è nobile e gli strumenti concertativi sono necessari per affrontare tali complesse procedure. Tuttavia, dalle copiose informazioni che la stampa ha veicolato emerge chiaramente un elemento poco chiaro, o volutamente nebuloso, al fine di creare un vero e proprio alibi: gli adeguamenti al circuito automobilistico non possono essere fatti perché la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Enna non li ritiene compatibili con le esigenze di tutela paesaggistica della Riserva speciale di Pergusa. Niente di più errato! Forse non tutti sanno che esistono due tipologie di vincoli allo jus aedificandi, quelli relativi e quelli assoluti. I primi consentono l’edificazione a condizione che l’Ente di tutela ne dichiari la compatibilità con gli interessi di volta in volta protetti. I secondi, invece, precludono ex lege l’attività edificatoria e discendono, generalmente, da norme di legge o dallo strumento urbanistico. Nel caso in questione, gravano contestualmente entrambe le tipologie di vincoli, ma quelli difficili da superare (se non impossibile) non sono i vincoli paesaggistici al cui controllo è demandata la competenza della Soprintendenza, ma quelli assoluti che derivano dalla lettera d) dell’art. 15 della L.r. n. 78/76. Infatti, tale norma regionale, impedisce la realizzazione di costruzioni all’interno della fascia di 100 metri dalla configurazione di massimo invaso del Lago di Pergusa. Da qui la considerazione spontanea che, fin’ora, è stato solo un alibi quello di attribuire alla Soprintendenza la responsabilità di dire no, quando in realtà gli addetti ai lavori sanno che il vincolo d’inedificabilità assoluta non riguarda la competenza di detto Ente, quanto quella urbanistica del Comune, che prima ancora degli altri dovrà esprimersi sulla conformità urbanistica della progettata opera con il vincolo d’inedificabilità assoluta su indicato. E per farlo non potrà non fare riferimento a ciò che intende la giurisprudenza amministrativa siciliana per “costruzioni”. Infondata appare altresì la censura in ordine alla mancanza di elasticità dell’Ente di tutela, non rientrando nelle competenze della Soprintendenza, al di là di una attenta comparazione dell’interesse paesaggistico (rispetto agli interventi progettati), sacrificare il detto interesse per perseguire altri interessi non affidati alle sue cure (nella specie sviluppo delle attività motoristiche e più in generale sviluppo economico della zona).
Inoltre, il piano di utilizzazione, come tutti gli strumenti di pianificazione urbanistica, avendo natura giuridica amministrativo-regolamentare, dovrà recepire i principi dettati da norme di rango primario quali quelli derivanti dal, purtroppo vigente solo in Sicilia (e Sardegna con analoga legge), art. 15 della L.r. n. 78/76.Link a questo articolo!16 responses to “L’Autodromo di Pergusa e l’alibi della Soprintendenza”
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C’è già un gran vociare da parte di tutte le forse politiche su un progetto grandioso che coinvolge la conca pergusina. E’ previsto lo svuotamento completo dell’acqua presente e la realizzazione di un grandissimo centro commerciale. La regione si stà già attivando per modificare il regolamento. Il centro commerciale ospiterà i più grandi marchi del settore. Nei sotterranei è previsto un museo intinerante che racconterà la storia del sito. Da una parte dei corridoi ci sarà la raffigurazione storica-fotografica dell’autodromo e dei suoi fasti passati. Dall’altra parte, in pacifica convivenza, tutte le immagini degli ambientalisti locali e delle specie faunistiche presenti nella conca, alcune delle quali magnificamente imbalsamate da specialisti egiziani. All’esterno, gli artisti ennesi hanno previsto di realizzare una grande scultura del ratto di Proserpina, dove la figura mitologica viene salvata da Arturo Merzario su una Ferrari prototipo. I sotterranei del sito saranno poi collegati con una grande tunnel da pecorrere con un trenino e che collegherà il centro con il costruendo grattacielo a Enna Bassa.
Il plastico sarà a breve in esposizione per far si che la cittadinanza prenda atto dell’imminente futuro radioso cui la città di Enna è destinata a vivere. Non più povertà e non più “frischi e pirita” da parte di autorevoli quotidiani economici nazionali che con le loro graduatorie hanno fin troppo mortificato il capoluogo più alto d’Italia.
E alla gente non resterà che dire “ABBATTIAMOCI LE MANI!!!!!!” -
diavoletto64it Maggio 5th, 2008 @ 16:32
SALVE A TUTTI VOI
UN MIO PERSONALE PENSIERO SU PERGUSA.
PENSO CHE NESSUNO SE NE VOGLIA OCCUPARE IN MODO SERIO
NESSUNO SI LAMENTA NE I PERGUSINI CHE NE AVREBBERO L’OBLIGO E NE TRAEBBERO SOLO BENIFICIO.SE IL CIRCUITO FUNZIONASSE A PIENO REGGIME.E NE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.OGNI SCUSA E BUONA X NON FARE I LAVORI X RENDERE IL CIRCUITO PIU SICURO.
VI RAMMENTO CHE A PERGUSA CI SONO STATE MANIFESTAZIONI IMPORTANTISSIME COME LA F1 NEGLI ANNI 60.
IL GRAN PREMIO DEL MEDITERRANEO.
IL DTM.
LA SUPER BIKE.
E SVARIATE MANIFESTAZIONE SPORTIVE.
LA QUALE A PORTATO MIGLIAIA DI SPOSRTIVI A PERGUSA.
IL TUTTO E EQUIVALENTE A LAVORO E SOLDI.
SUL LAGO CI SAREBBE DA FARE UN LIBRO,IO RICORDO CHE NEGLI ANNI 60 70 SI CI FACEVA IL BAGNO LA DOVE ORA SORGONO LE VASCHE X CONTENERE IL FANGO CHE LA FAMOSA DRAGA TIRAVA FUORI.
PENSATE UN LAGO BELNEABILE COSA PORTEREBBE A ENNA E PROVINCIA.
VI RICORDO CHE A PERGUSA SI DISPUTAVANO ANCHE GARE DI SCHAFI E SCI NAUTICO.
MA COME AL SOLITO SI PARLA SOLTANTO ANCHE PERCHE IL TUTTO SI TROVA A ENNA, DOVE NESSUNO SI CURA DELLA MORTE DI UN MAGNIFICO POSTO.
CORDIALI SALUTI A TUTTI VOI -
massimo Novembre 7th, 2008 @ 23:41
Pongo questa semplice domanda: quando si sente parlare di delocalizzazione dell’autodromo, e mi sembra di aver capito che sia stato anche redatto un progetto in tal senso, si intende spostare l’autodromo in un altro sito della zona oppure a riconfigurare l’autodromo cercando di recuperarne la maggior parte delle strutture attuali della zona d’arrivo dislocandone il tracciato, per esempio, nelle aree libere site alle spalle della tribuna? Perchè, se mi è consentito, sono convinto che, realisticamente, l’interminabile contenzioso ambientale non si potrà mai concludere mantenendo la pista con lo sviluppo attuale e, peraltro, a mio modesto avviso, non potendosi non sostenere un recupero del lago, si potrebbe arrivare ad una fase “intermedia” in cui si preveda l’eliminazione della pista da gran parte del perimetro del lago ripristinandone adeguatamente l’ambiente ecologico e naturalistico e, come detto, ottimizzandone il tratto dove più si è investito integrandolo e sviluppandole in zone limitrofe ma non strettamente prospicienti sul lago.
Grazie per l’eventuale attenzione
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sergio trapani Agosto 30th, 2007 @ 21:13